lunedì 12 maggio 2014

Stream of Consciousness - Monologo I

Questo non c'entra con i libri, c'entra con la scienza la meraviglia la pasta fatta in casa il lessico italiano e le virgole che non ci sono perché questo è un flusso di coscienza e un monologo interiore.
Eccolo qui, il foglio bianco. Vuoto, ma pieno di aspettativa per quello che hai in testa che aspetta solo di essere messo in fila e buttato giù, al meglio.
Nessuno ci riesce a mettere i concetti in fila e a metterli giù, al meglio. Nessuno, senza una grande preparazione prima dicendo 'dico prima questo e poi questo e poi parto col dire una cosa che mi porterà a un'altra cosa' ma quello che tutti, tutti si chiedono quando si trovano davanti ad un foglio bianco è 'che cosa scrivo' ed io non lo sto facendo, teoricamente, non ho preparato un discorso, non sto obbedendo ad un'intuizione su un possibile argomento interessante ma sto semplicemente scrivendo. Perché mi sentivo in un certo modo e allora ho cominciato a scrivere. Sono tantissime le volte in cui penso tantissimo e non scrivo mai, magari pensando 'questo lo dovrei scrivere' perché magari verrebbe bene, ma il fatto è che ce lo si deve sentire e si deve avere voglia perché il più delle volte è quello, che si fa prima a pensare e quando si scrive i pensieri rallentano sempre.
Per esempio vorrei scrivere riguardo tante cose ma la prima che mi viene in mente è chiedermi se la gente tra qualche secolo sarà ancora in grado di stupirsi delle cose. Dico questo perché oggi leggevo il mio libro e a un certo punto uno diceva “la scienza ha vinto, l'uomo avrà tutto grazie ad essa, ma l'unica cosa che non avrà sarà la meraviglia” perché la scienza è una continua ricerca, ogni scoperta porta a mille altre domande, non lasciando il tempo necessario per meravigliarsi più di nulla perché tutto è ridotto a formule. Nulla è più naturale e tutto è matematico.
Allora pensavo a questa cosa della meraviglia e pensavo che molte cose sono scontate ora come ora, insomma a chi interessa più un tramonto? A me interessa e voglio che anche ai miei figli interessi (non ho figli) e vorrei davvero che nulla fosse scontato, nemmeno il cibo, nemmeno fare la pasta in casa, a mano, il sugo, non quello pronto e comprato. Fare tutto a mano non è 'antico' è semplicemente una cosa che si sta dimenticando perché una volta si è trovato il modo per non fare le cose a mano e quindi poi si è diventati pigri e adesso quelle che fanno la pasta sono 'le nonne', perché? Perché dalle nonne in poi nessuno più ha fatto la pasta in casa.
Sapete mia mamma fa il pane, il pane più buono del mondo, con la pasta madre, e io non lo so fare, perché non sto li a guardare e a capire ma faccio altre cose, studio, esco insomma non sto lì. Non sto condannando niente e nessuno, sto solo dicendo come vanno le cose. Guardo le ricette su internet e grazie a Dio non vivo in una famiglia che si prende la pasta nel barattolo di carta e lo mette nel microonde e se lo mangia per pranzo o per cena e sempre grazie a Dio io non compro la pasta nel barattolo di carta e lo metto nel microonde e lo mangio per pranzo o per cena. Questo grazie a Dio si può dire poi in tanti modi ma il modo in cui lo dico io ve lo lascio immaginare a voi.
Guardo il mondo e mi chiedo sinceramente e in modo, badate, non catastrofico, dove andremo a finire tutti, senza pasta fatta in casa, con le ricette su internet, senza meraviglia o con quella che ci è rimasta, con la scienza, che va avanti, con la povertà lessicale che ci caratterizza eppure non dovrebbe perché l'italiano è stupendo e talmente ricco di parole che non dovrebbero essere sostituite da assurdi anglicismi, per esempio la mia coinquilina oggi ha detto 'non sono ancora così skillata' per dire 'capace' oppure l'altro giorno mio babbo ha detto 'killare' per dire 'eliminare' in linguaggio informatico...nessuno se lo sognava un modo di esprimersi così. Ma qual è la comodità? Non c'è, non è una questione di comodità, come tutta la tecnologia comunica al mondo, nel parlare non si parla di comodità, perché non costa nulla dire 'fine-settimana' al posto di 'week end' non ti costa niente, zero, non vai in mancanza di ossigeno nel parlare corretto e bene, e se non ti limiti a parlare ma ti applichi nel mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti alle elementari riuscirai prima o poi anche a capire l'importanza della grammatica. A meno che tu non stia scrivendo uno stream of consciousness per restare in tema di anglicismi e quindi anche le virgole non siano più necessarie.

Il punto è se questo alla gente interessa o no.

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