mercoledì 26 marzo 2014

Cose che nessuno sa - Alessandro D'Avenia

Le cose accadono, 

ci sono, sono presenti nel mondo. Cose. Qualsiasi cosa. Ad alcune di queste però non riusciamo a dare una spiegazione, non riusciamo a farci una ragione del significato della loro esistenza, perché queste sono cose che nessuno sa.
Perché bisogna perdonare un padre che lascia la famiglia? Cioè, non è che bisogna, piuttosto, la domanda è: è possibile? Nonna Teresa dice di sì. Lei ce lo descrive il perdono, ce lo insegna proprio il perdono, è una testimonianza vivente del fatto che il perdono esiste e rende felici anche dopo ogni sofferenza.
Io credo che queste cose che nessuno sa servano proprio a far chiedere alla gente se davvero servano a qualcosa o no. Alla fine, questa è la nota comune a tutti gli uomini, come a tutti i personaggi del libro. La domanda di sapere tutte queste cose, cioè che abbiano un senso, e questa domanda è indissolubilmente fusa con la voglia e la capacità, esplicita o implicita che sia, di amare.
Perché volenti o nolenti cari lettori miei, tutti su questa terra, ogni singolo essere umano, e non, hanno come desiderio proprio quello di amare ed essere amati.
Un amore ricordato, perduto, recuperato, vissuto. Un amore come quello di Nonna Teresa, non diverso da quello di Margherita, o Giulio, Eleonora, Andrea, Marta, Il Professore, Stella e persino di un padre che in tutti i suoi sbagli trova l'umiltà di tornare indietro.

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