mercoledì 26 marzo 2014

Cose che nessuno sa - Alessandro D'Avenia

Le cose accadono, 

ci sono, sono presenti nel mondo. Cose. Qualsiasi cosa. Ad alcune di queste però non riusciamo a dare una spiegazione, non riusciamo a farci una ragione del significato della loro esistenza, perché queste sono cose che nessuno sa.
Perché bisogna perdonare un padre che lascia la famiglia? Cioè, non è che bisogna, piuttosto, la domanda è: è possibile? Nonna Teresa dice di sì. Lei ce lo descrive il perdono, ce lo insegna proprio il perdono, è una testimonianza vivente del fatto che il perdono esiste e rende felici anche dopo ogni sofferenza.
Io credo che queste cose che nessuno sa servano proprio a far chiedere alla gente se davvero servano a qualcosa o no. Alla fine, questa è la nota comune a tutti gli uomini, come a tutti i personaggi del libro. La domanda di sapere tutte queste cose, cioè che abbiano un senso, e questa domanda è indissolubilmente fusa con la voglia e la capacità, esplicita o implicita che sia, di amare.
Perché volenti o nolenti cari lettori miei, tutti su questa terra, ogni singolo essere umano, e non, hanno come desiderio proprio quello di amare ed essere amati.
Un amore ricordato, perduto, recuperato, vissuto. Un amore come quello di Nonna Teresa, non diverso da quello di Margherita, o Giulio, Eleonora, Andrea, Marta, Il Professore, Stella e persino di un padre che in tutti i suoi sbagli trova l'umiltà di tornare indietro.

mercoledì 19 marzo 2014

Noi siamo infinito - Stephen Chbosky

Charlie

scrive della sua vita e il modo in cui lo fa è spettacolare.
La semplicità di questo ragazzino è disarmante e infonde una gran tenerezza, perché Charlie si mette a nudo, attraverso le sue lettere da adolescente al primo anno di liceo, e racconta ogni cosa di sé con un linguaggio spaventevolmente ingenuo e candido, ma realista allo stesso tempo.
Con la trasparenza più assoluta Charlie scrive della sua famiglia, con tutti i suoi difetti, del suo professore di Inglese, e il loro rapporto fortissimo e dolcissimo, e soprattutto dei suoi amici, le persone migliori del mondo.
Ti insegna a voler bene e a non avere rancori.
Ti insegna che anche se non possiamo decidere da dove veniamo possiamo sempre decidere qual è la nostra meta. La meta di cominciare ad essere finalmente se stessi, ad amare, ad appartenere a qualcuno o qualcosa, ad essere felici e a ringraziare di avere attorno delle persone che sono eccezionali, in tutta la loro pienezza e anche attraverso tutte le loro imperfezioni.

Questo ragazzino di sedici anni ci spiega cosa significa sentirsi ed essere infiniti.


domenica 16 marzo 2014

Le ragioni di questo blog

Non è che debba giustificarmi, anzi, non è proprio una giustificazione quella di dire il perché di questo blog, ma credo che le ragioni per fare qualcosa, qualsiasi cosa, ci debbano essere.

E' perché mi piace!
° Mi piace scrivere, altrimenti non avrei mai aperto un blog.

° Mi piace leggere, tanto quanto scrivere, o forse un po' di più, altrimenti non avrei mai aperto un blog sui libri.

° Mi piace far sapere quello che penso sui libri che leggo, nella mia modesta, modestissima, e umile opinione, altrimenti me ne continuerei a scrivere su un foglio OpenOffice, occultando tutto a tutti, stando ben attenta a diffondere i miei pensieri sul world wide web.

° Mi piace anche sapere che posso scrivere come mi pare, altrimenti non avrei mai scritto “me ne continuerei” qualche riga sopra (ovviamente c'è un limite a tutto, ne sono consapevole).


Qualche annotazione...
° Abbiate pazienza con la grafica, ho dovuto sceglierne una prestabilita.

° Non pretendete di capire “di cosa parla il libro” leggendo i miei commenti, che, in quanto tali, non riassumono trame. Per cui accettateli per quel che sono.



*Stay tuned on Teatime brand new!*